NO TOBACCO DAY 2023

18 Maggio 2023

No Tobacco Day 2023

Riprende il contrasto ai prodotti da fumo (?)

Girolamo Sirchia

In questa tarda primavera 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo aver dichiarato ufficialmente terminata l’epidemia di Covid-19, ha ripreso la sua azione di contrasto al tabacco e agli altri prodotti da fumo contenenti nicotina. Vent’anni or sono l’Organizzazione Mondiale della Sanità fu promotrice della Convenzione Quadro per il Controllo sul Tabacco che vede l’adesione vincolante di 192 Nazioni ad impedire che l’industria del tabacco continui ad ostacolare le politiche di salute pubblica. Essa attua da anni iniziative di disinformazione dell’opinione pubblica circa la pericolosità dei suoi prodotti, occultando e mistificando con mezzi di ogni genere i risultati della ricerca scientifica indipendente, ma anche iniziative lobbistiche pervasive che riescono anche a bloccare provvedimenti governativi che possono nuocere ai suoi interessi e che in Italia dovrebbero interessare vari ambiti. Serve un ventaglio di iniziative di contrasto che includa le seguenti:

  1. l’Istituto Superiore di Sanità dovrebbe regolare e controllare il contenuto dei prodotti da fumo, specie il contenuto di nicotina;
  2. eliminare i contributi ai coltivatori di tabacco e incentivare la conversione delle colture di tabacco in prodotti remunerativi di tipo alimentare;
  3. vietare le donazioni e il sovvenzionamento della ricerca degli Enti di ricerca da parte dei produttori dei prodotti da fumo;
  4. aumentare progressivamente le accise sui prodotti da fumo e destinare i proventi alle azioni di contrasto;
  5. tassare le colture di tabacco perché inquinanti e dannose all’ambiente e ai lavoratori;
  6. divieto per tutti gli Enti che percepiscono fondi statali di effettuare contratti con i produttori di tabacco e altri prodotti da fumo. Unica ricerca ammessa è quella indipendente (certificata da AIFA, ISS, ecc.);
  7. divieto di fumare nei luoghi assembrati pubblici e privati, nei presidi sanitari e loro pertinenze, nei parchi e sulle spiagge. Stretta sui controlli nei luoghi di lavoro per il rispetto del divieto di fumo;
  8. Nei luoghi di lavoro pause per fumatori regolate e non retribuite;
  9. Divieto di pubblicità anche indiretta (film, negozi di prodotti da svago, merci contrassegnate da marchi comuni o prodotti da fumo);
  10. Health in All Policy. Impatto sulla salute degli esseri viventi e sull’ambiente di tutti i provvedimenti emanati.

Anche la popolazione, oltre ai Governi, può e deve però avere un grande ruolo nel frenare le invadenze degli interessi di tutta la filiera del tabacco e degli altri prodotti da fumo: essa infatti potrebbe potenziare il biasimo sociale nei confronti di coloro che usano prodotti da fumo.

Impegno della comunità

Ognuno di noi ha la possibilità e il dovere morale di far capire a coloro che ci circondano che:

•  Fumare è una scelta individuale carica di responsabilità:
–       verso se stessi
–       verso la società
–       verso l’ambiente.
      Infatti provoca:
a)     danni alla salute propria e degli altri (fumo passivo)
b)    danno alla sanità (spese sanitarie a carico dello Stato)
c)     danno all’ambiente:
– coltivazioni
– mozziconi
– microplastiche
d)    danno alle imprese (pausa fumo, assenza dal lavoro, assicurazioni incendi) e ai Comuni (mozziconi).
•Arroganza e mancanza di rispetto dei diritti di tutti i cittadini:
–        costi (sanitari e sociali) pagati da tutti e non solo dai fumatori
–     danni al pianeta (non risarcibili)
–     diseguaglianze e ingiustizie [diritti e doveri uguali per tutti (Carta di Nizza[1])]

________________________________________________________________

[1] – Art. 20 della Carta di Nizza (Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea) proclamata il 7.2.2000 – Tutte le persone sono uguali di fronte alla legge (uguaglianza di diritti e doveri) (simile all’Art. 3 della Costituzione Italiana)

 

 

Chi provoca danno agli altri per propria scelta è riprovevole. Va biasimato dalla società e la società deve capire le ragioni di questo giudizio negativo.

 

Impegno dei cittadini

Far crescere il biasimo sociale per chi usa prodotti da fumo
perché crea danni (a sé, alla società, all’ambiente)
e diseguaglianze (pagano tutti e non solo chi fuma)

 

Scarica il Comunicato